C’è stato un incontro in Comune tra il sindaco, Leo Annunziata, ed il comandante della locale stazione dei carabinieri, Andrea Manzo. Nel corso del summit settimanale tra l’Ente municipale e le forze dell’ordine del territorio è stato anche affrontato il tema dei sei cittadini marocchini, cinque uomini ed una donna, cercati proprio a Poggiomarino dal nucleo Antiterrorismo della Polizia di Stato ma che sono risultati introvabili.

La notizia, naturalmente, ha messo in apprensione parte della cittadinanza, che dopo quanto accaduto di recente tra Bruxelles, e soprattutto con gli attentati di Parigi, teme naturalmente per la presenza di qualche potenziale terrorista islamico sul territorio. Ad ogni modo, come già del resto evidenziato nell’articolo pubblicato ieri, non c’è alcun motivo di allarmarsi perché i sei immigrati maghrebini venivano cercati soltanto per essere ascoltati e per alcune verifiche come del resto è avvenuto per altri extracomunitari sul territorio poggiomarinese ed anche in tutta l’area vesuviana, dove la presenza di persone di fede islamica è molto vasta e finora del tutto pacifica.

Ed in tal senso anche il primo cittadino di Poggiomarino, Leo Annunziata, ha voluto rilasciare alcune parole per tranquillizzare i cittadini più sensibili al tema e particolarmente coloro che hanno paura di improbabili attacchi innescati proprio nella zona. «Invito la popolazione a non cedere ad alcun tipo di allarmismo in questa fase già difficile – spiega la fascia tricolore – tutti i controlli, qualora siano avvenuti, sono fatti soltanto per garantire la sicurezza, e sotto questo aspetto abbiamo avuto ogni tipo di rassicurazione da parte del comandante dei carabinieri che è naturalmente in stretto contatto con tutte le forze dell’ordine per quanto riguarda la situazione di Poggiomarino.

Ieri mattina, infatti, il maresciallo Andrea Manzo, nel solito briefing del lunedì con il sindaco ha confermato che non c’è nulla da temere e che qualsiasi controllo eventualmente in atto non può che essere addebitato alla volontà di non tralasciare nemmeno il minimo segnale. A quanto pare, infatti, le sei persone “introvabili” di Poggiomarino sarebbero finite nel mirino dell’Antiterrorismo per alcuni post su Facebook che sono stati considerati “ambigui” da un punto di vista strettamente religioso. Anche altri maghrebini sono stati controllati e sentiti per messaggi molto simili, ma l’allarme non è scattato in nessun caso.