Dopo il successo di Expo e della festa delle tradizioni contadine, per i ristoratori e gli operatori del settore enogastronomico palmese arriva un’altra novità. Il 17 ottobre scorso, in consiglio comunale, è stato approvato il disciplinare del distretto enogastronomico di Palma Campania. Un dispositivo unico nel suo genere e che permetterà, a qui ristoratori che proporranno i piatti della tradizione nei propri menù di avere importanti sgravi fiscali sulle tasse comunali.

È aperta la procedura di adesione al Distretto, che nasce con l’intento di offrire nuovi sbocchi di vendita, nonché importanti possibilità di sviluppo dell’economia locale, dando visibilità a produttori, ristoratori ed esercenti selezionati secondo criteri di vicinanza geografica, stagionalità e tipicità dei prodotti e sostenibilità delle fasi produttive.

L’adesione al distretto enogastronomico della qualità di Palma Campania prevede dei prerequisiti indispensabili. Sono stati individuati due albi, uno relativo agli operatori ed un altro ai fornitori. Al primo possono aderire solo operatori che svolgano la propria attività sul territorio di Palma Campania nell’ambito dell’enogastronomia: i ristoranti, le pizzerie, le rosticcerie o tavola calda, le vinerie ed enoteche, i bar e le pasticcerie, esclusivamente palmesi.

Al secondo albo possono aderire solo le aziende o i produttori che producono o lavorano determinati prodotti territoriali, come: l’albicocca vesuviana, la nocciola agro-nolano, la noce, la torzella, il broccolo friariello, il pomodoro giallo, i cachi dell’Agro Nolano e del Vesuvio, il peperoncino verde friariello di fiume e l’asparago selvatico (pungente). Non è fatto l’obbligo, per i fornitori, che la propria attività si svolga nel comune di Palma Campania.

L’adesione al Distretto va rinnovata ogni anno e può essere inoltrata in qualsiasi periodo dell’anno. Gli operatori aderenti al distretto, inoltre, hanno diritto ad una serie di agevolazioni, che ogni anno potranno essere confermate o, eventualmente, modificate dalla giunta comunale.

«Il distretto è finalmente realtà», commenta soddisfatto l’Assessore Nello Donnarumma. «Grazie all’apporto di slow food, della Confcommercio e delle associazioni di categoria siamo riusciti a raggiungere un importante obiettivo. Un percorso lungo e faticoso ma che oggi ci pone come unico comune in grado di garantire sgravi fiscali agli operatori che utilizzano i prodotti del territorio. Tutto questo crea una filiera che si prefigge di promuovere un turismo enogastronomico che valorizzi il territorio e le economie locali nel rispetto delle eccellenze del nostro paese. Questa rappresenta una grande occasione per il territorio».

Esprime grande entusiasmo il Sindaco Vincenzo Carbone: «Il Distretto sarà il volano per un turismo enogastronomico di qualità e un ennesimo incentivo ad investire sui nostri produttori e sulle nostre specialità culinarie. Sfido chiunque a trovare un’amministrazione che defiscalizzi quei soggetti che comprano dai produttori locali i prodotti locali».