Non è più sotto sequestro la casa di Giosuè Ruotolo a Pordenone in cui viveva con altri coinquilini e fino a qualche mese fa anche con Trifone Ragone, Per gli inquirenti, all’interno dell’appartamento, non ci sono altri elementi utili all’inchiesta. E ieri il cartello dei sigilli è stato rimosso, mentre i tre occupanti hanno potuto riprendere i proprio effetti personali.
L’unico indagato per l’omicidio di Trifone e Teresa, appunto il militare 26enne di Somma Vesuviana, non si è recato nella sua abitazione presa in fitto in Friuli. A prelevare alcune cose è stato il suo avvocato Roberto Rigoni Stern: «È un segno positivo perché rappresenta un ritorno alla normalità. Ora formuleremo istanza anche il dissequestro del veicolo del nostro assistito», ha annunciato.