È stata intitolata al generale Cosimo Piccinno, nativo di Somma Vesuviana e comandante dei Carabinieri dei Nas, la sala dell’Auditorium del ministero della Salute. L’evento si è svolto oggi alla presenza, tra gli altri, della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, e del Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette. A ricordare l’ex generale dei Nas, morto a Milano lo scorso giugno a seguito di una malattia, oltre a rappresentati del mondo della sanità, anche la moglie, la figlia e i nipoti. «È venuto naturale intitolare la sala a “Mino” – ha detto Lorenzin – perché è una persona che ha dimostrato con l’esempio della sua vita un attaccamento alle istituzioni, allo Stato e al suo dovere fuori dall’ordinario. Una persona davvero eccezionale ed eccezionale è stata la sua conduzione dei Nas da quando ne era diventato il comandante».
Lorenzin, quindi, ha ricordato che Piccinno ha gestito «tante tra le situazioni più delicate e spinose che hanno riguardato le materie di sua competenza: dalla contraffazione alimentare o dei farmaci ai problemi di Stamina oppure al caso Englaro. È stato sempre in prima fila – ha sottolineato – e durante la sua malattia nessuno si accorgeva del fatto che stesse così male. Ha messo l’Arma dei Carabinieri davanti a tutto e credo che questo sia un grande esempio anche per le generazioni nuove e per i tanti giovani che guardano all’Arma con passione, interesse e voglia di contribuire al proprio Paese».
Piccinno è stato poi ricordato dalla ministra come «una persona umana e severa allo stesso tempo, abituata ad una comunicazione dolce e non maleducata, come spesso invece oggi accade. Una persona di grande educazione- ha aggiunto ancora Lorenzin- perché non si dimenticava mai di rappresentare lo Stato, una persona che aveva il polso di ferro, ma nello stesso momento capacità di comprensione dell’altro, che poi è uno degli ingredienti del suo successo».
Questo, invece, il ricordo del Comandante Del Sette: «La targa che oggi è stata scoperta – ha detto – e l’intitolazione dell’Auditorium del ministero della Salute al suo nome sono secondo me la testimonianza più importante del rilievo che ha avuto il passaggio del Generale Piccinno qui in questo dicastero. Lui ha lasciato una traccia profonda e credo che la cerimonia di oggi abbia dimostrato che l’ha lasciata non solo nell’Arma, ma anche qui al ministero della Salute».
Secondo Del Sette, Piccinno ha rappresentato «il cuore e l’intelligenza dei Nas. Per quasi sette anni – ha sottolineato – è stato il Comandante dei Nas, al termine di una lunga carriera durata 42 anni nell’Arma, ma io direi di una vita spesa al servizio dell’Arma, visto che era nato in una stazione dei carabinieri. Il papà, infatti, era un maresciallo che si è distinto nella sua carriera ed ha concluso al comando della stazione di Ostuni. Piccinno è stato quindi un carabiniere per tutta la vita e, in questo lungo periodo in cui è stato comandante, ha saputo rappresentare, dirigere e coordinare al meglio i carabinieri, sapendo anche identificarsi – ha concluso Del Sette – con questo servizio straordinario».
Nato a Somma Vesuviana il 24 giugno 1950, il generale di Divisione Cosimo Piccinno era entrato nell’Arma dei Carabinieri nel 1973 ed era a comando dei Nuclei per la tutela della Salute dal primo ottobre 2008. Nel corso della sua carriera aveva ricevuto numerosi riconoscimenti e premi per l’attività svolta. Nel 2010 era stato insignito della Medaglia d’oro al Merito della Sanità pubblica.