Nessuna stretta di mano tra l’ex sindaco ed attuale capo dell’opposizione, Antonio Agostino Ambrosio, ed il primo cittadino di San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Catapano. La storia della targa fatta installare all’interno della sala consiliare e dove si riportava che l’Amministrazione Ambrosio era stata sciolta per infiltrazioni malavitose ha dunque un lungo strascico giudiziario, con la richiesta di Ambrosio pari a 500mila euro di danni.

Ieri si è tenuta la prima udienza del processo civile presso il tribunale di Nola. «Il sindaco, a mio avviso, in preda a livore personalistico, incaricò un dipendente comunale ad hoc e si occupò personalmente di scrivere il testo – e di questo ne ho le prove – da cui si vorrebbe far evidenziare che nel 2011 fu sciolta l’amministrazione Ambrosio e non già tutto il consiglio comunale di cui faceva parte, a pieno titolo, lo stesso attuale inquilino del Municipio. Il mio avvocato ha consegnato al giudice, tra l’altro, il verbale del tentativo di conciliazione a cui l’inquilino pensò bene di non presentarsi».