«In questo momento non sono in grado di riferire nulla sull’esito delle indagini compite sino ad oggi dagli inquirenti. Attendiamo con fiducia i riscontri degli accertamenti tecnici non ripetibili compresi quelli effettuati sui supporti informatici, ma credo che quello che ha a disposizione la Procura non sia certamente sufficiente per poter avviare una azione penale nei confronti del mio assistito». Lo ha detto ai giornalisti a Pordenone Roberto Rigoni Stern del foro di Vicenza, nuovo legale di fiducia di Giosuè Ruotolo, il militare di 26 anni indagato per il duplice omicidio di Pordenone.

«Il mio assistito – ha aggiunto – avrà anche modo di chiarire la sua posizione in un interrogatorio che avverrà nei prossimi giorni e saprà certamente dimostrare la propria estraneità a quanto gli viene contestato. Ma ripeto – ha precisato Rigoni Stern – dobbiamo prendere ancora cognizione degli atti e dei verbali relativi alle sommarie interrogazioni che sono state rese e nel momento in cui avremo modo di avere un quadro complessivo degli atti di questa vicenda, per la quale sono state sentite più di 700 persone, potremo formulare anche un’ipotesi difensiva. Sul fatto se Ruotolo fosse stato o meno a casa quella sera non posso dire niente».

Rigoni Stern ha anche annunciato di aver nominato come consulenti Salvatore Musio di Torino e Stefano Pezzani esperto informatico per «supportare la difesa nel momento in cui andremo a prendere visione del contenuto di questi messaggi. La nostra disponibilità è piena – ha concluso – e per questo chiederemo un interrogatorio urgente nel quale chiarire qualsiasi dubbio. Anche per questo motivo Ruotolo rientrerà da Somma Vesuviana a Pordenone in settimana».

Nel frattempo, i militari del Ris di Parma hanno ispezionato l’abitazione di Ruotolo posta sotto sequestro, e hanno prelevato la sua Audi A3 (che sembra sia stata vista da un testimone) portandola in caserma. Al comando provinciale dei carabinieri sono anche stati affidati gli incarichi ai periti per procedere con accertamenti irripetibili sui campioni di arma rinvenuti nel laghetto.