Manca la “leadership” di una cosca a Somma Vesuviana, anche se i delinquenti abituali autoctoni non hanno smesso di essere inseriti in un contesto di criminalità organizzata, che viste le premesse potrebbe persino sfociare in un’eventuale faida. Fa paura la relazione della Dia, la Direzione Investigativa Antimafia, in merito alla situazione a Somma Vesuviana ma anche in città limitrofe come Sant’Anastasia.

Gli investigatori scrivono: «Una situazione in piena evoluzione si registra a Somma Vesuviana, dove l’assenza di gruppi di elevato spessore delinquenziale sta favorendo l’infiltrazione di quelli partenopei quali i Cuccaro di Barra ed i Rinaldi di San Giovanni a Teduccio, che si avvalgono di pregiudicati locali». E si tratta di due cosche storicamente rivali nella zona di Napoli Est.

Il pericolo, insomma, è che i “gruppi” possano decidere di scontrarsi anche fuori casa, per provare a spartirsi il commercio della droga e delle estorsioni anche a Somma e nelle zone più prossime. Stranamente, evidenziano sempre gli 007, non c’è sul territorio l’inserimento dei Fabbrocino di San Giuseppe Vesuviano che pure sono arrivati sino al Nolano e che possono muovere grossi capitali economici.