Un enorme cumulo di rifiuti speciali e pericolosi è stato dato alle fiamme nel tardo pomeriggio di ieri all’altezza tra San Giuseppe Vesuviano e Palma Campania, a poche decine di metri dal viadotto della Statale 268. Le fiamme sono divampate in fretta, aiutate anche dal leggero vento e dal sole cocente, facendo alzare in alto una densa nube di fumo nero.
Uno scenario visibile “in prima fila” da chi in quelle ore percorreva la “superstrada della morte” e che nel momento di maggiore intensità del rogo ha anche avuto grossi problemi di visibilità. Insomma, non solo pericoli di salubrità ma anche dal punto di vista della sicurezza dei veicoli. Il fumo, infatti, in alcuni momenti ha scatenato il panico tra i pendolari della 268 con rallentamenti nel tratto interessato e che per fortuna è a doppia corsia, riuscendo in tal modo a fare evitare il tratto maggiormente avvolto dal fumo denso e più “caldo” proprio a causa della vicinanza della lingua di fuoco. Sul luogo della discarica data alle fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio.
Finiti bruciati rifiuti non classificati tra cui, sembrerebbe ad una prima analisi, anche qualche fusto che in origine conteneva sostanze tossiche. Una Terra dei Fuochi vesuviana che quindi non intende trovare fine e che mette in difficoltà anche la circolazione dell’importante arteria che serve tutte le aree vesuviane interne. La circolazione, in tal senso, è stata regolarmente ripristinata solo dopo un paio di ore, quando intorno alle 17,30 la situazione è stata arginata da parte dei pompieri. È protesta, naturalmente, nelle aree di Palma Campania colpite da fumi e fiamme.