Pompei carica di debiti, ecco il manifesto dell’Amministrazione: «Alla vigilia del primo bilancio ci vediamo costretti ad affrontare una gravissima situazione deficitaria. A causa della pessima gestione della cosa pubblica delle passate Amministrazioni, il Comune di Pompei deve fronteggiare un disavanzo amministrativo di circa 11 milioni di euro.  Per  compensare questo deficit, nella prossima riunione di Consiglio Comunale, saremo costretti ad approvare una delibera in base alla quale, per i prossimi 30 anni, il bilancio del Comune avrà, annualmente, un ammanco di 350 mila euro. Soldi che non potranno essere impegnati e che, quindi, non potranno essere utilizzati per fornire servizi ai cittadini. Ma, purtroppo, non finisce qui.

A questo disavanzo vanno, inoltre, aggiunti altri 10 milioni di debiti frutto, soprattutto, di una pessima gestione in materia di rifiuti solidi urbani. Ben 5 dei 10 milioni vanno, infatti, addebitati a questa voce. Un particolare non di poco conto che si tradurrebbe in un inevitabile aumento della Tarsu di circa il 10%.  Un’eventualità che stiamo cercando di scongiurare in ogni modo perché non possono essere i cittadini a pagare per gli errori di una classe dirigente miope e senza prospettiva.  Nonostante quest’Amministrazione, in un solo anno, abbia operato significativi tagli agli sprechi per un ammontare di circa 1 milione di euro, la situazione delle casse comunali resta molto critica. L’Ente non ha liquidità e per adempiere ai pagamenti è, continuamente, costretta a chiedere anticipazioni di cassa agli istituti di credito che, ovviamente, applicano tassi di interesse molto elevati.

Non siamo in cerca di alibi, sia ben chiaro. Il nostro programma verrà rispettato, seppur tra mille difficoltà. Quest’Amministrazione metterà in campo un programma di rilancio serio per i prossimi quattro anni. Rimetteremo in moto l’economia locale, rilanceremo il turismo, creando nuova occupazione e restituendo vivibilità all’intera città.  Le periferie saranno al centro del nostro operato e nessun comparto verrà tralasciato:  commercio, sviluppo alberghiero, servizi ai cittadini. Pompei avrà, finalmente, la dignità che merita».