Il vero terremoto è avvenuto a San Valentino Torio, con sindaco, mogli, Giunta e comandante dei vigili finito nel registro degli indagati per lottizzazione abusiva. Ma la bufera tocca di striscio anche Striano, perché nel registro è stato iscritto pure il primo cittadino Aristide Rendina, tuttavia non per accuse di carattere amministrative, ma soltanto di tipo professionale, essendo architetto che ha portato avanti una parte dei lavoro contro cui la procura punta il dito.

Ma Striano viene travolta anche perché ad essere tirato in ballo è uno degli imprenditori più importanti, noti e facoltosi dell’intera località agrovesuviana, che può contare su “pezzi da novanta” delle finanze che si contano sulle dita di una mano: tra questi Francesco Falco al cui nome si associano un gran numero di famose strutture operanti a Striano e dintorni.

Insomma, scuole, supermercati e campetti, ed altre strutture realizzate sembrerebbe senza avere tutte le autorizzazione necessarie: nei guai anche due progettisti di San Giuseppe Vesuviano, due progettisti del tutto esterni alle analisi politiche: Francesco Caldarelli e Filomena Vitolo.