Rabbia e frustrazione per le troppe morti di giovani, quelle espresse da don Antonio Guarino, parroco della frazione di Flocco: «La Terra dei Fuochi siamo noi – dice – siamo messi peggio di Caivano e dell’area tra Napoli e Caserta su cui al momento si stanno concentrando i pochi interventi messi in campo dalla politica. È probabile che sia necessario farsi sentire e protestare».

«È innaturale – insiste – piangere continuamente persone così giovani che perdono la vita tutti per lo stesso tremendo male, la politica conosce bene qual è la condizione della nostra gente e della nostra terra. Abbiamo bisogno in fretta di bonifiche – conclude don Guarino – e devono esserci garantite, altrimenti siamo pronti a fare rumore. Le ultime due morti fanno parte di una serie lunghissima cominciata ormai anni fa e che non si è ancora arrestata».

Le due ultime morti di cui parla il parroco di Flocco sono un ragazzo di 29 anni ed una giovane mamma di appena 40 stroncati da mali incurabili e che secondo il prete, insieme a tante altre vittime di Poggiomarino, sono da addebitare alla difficile condizione ambientale dell’area vesuviana.