In base  al recente decreto legge del Governo, dopo la chiusura degli Opg (ospedali psichiatrici giudiziari), per i soggetti reclusi si aprono due strade: ci sono i dimissibili (che rappresentano poco meno della metà del totale) che dovrebbero cominciare un percorso di reinserimento a cura dei dipartimenti di salute mentale di residenza; gli altri, i non dimissibili, ossia quelli considerati pericolosi per sé e per gli altri, invece, dovrebbero essere presi in carico dalle Rems (residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza): strutture molto più piccole, da  circa venti letti, in capo alle singole regioni ed espressamente terapeutiche, con personale solo sanitario.

Interrogato sulla questione che andrà ad interessare nei prossimi mesi anche il comune di Striano, il consigliere con delega alla Sanità, Gaetano Agovino, ha così risposto: «L’accoglienza dei pazienti psichiatrici è una questione estremamente delicata. La gestione di questi pazienti, i percorsi terapeutico-riabilitativi che devono compiere, così come le strutture destinate ad accoglierli sono a carico delle Asl territorialmente competenti. Da poco è giunta al Comune di Striano, così come in moltissimi comuni della nostra provincia, una richiesta da parte dell’Asl Napoli 3 Sud di informarli sull’eventuale presenza nel territorio di strutture da acquisire per poi destinarle a casa di accoglienza per questi pazienti. Il fine proposto dal decreto è proprio quello di acquisire strutture per assicurare l’assistenza terapeutico-riabilitativa per il recupero ed il reinserimento sociale dei pazienti internati provenienti dagli ospedali psichiatrici giudiziari. Il comune di Striano ha individuato un paio di strutture da far visionare all‘Asl, saranno poi i loro tecnici che dopo un sopralluogo ne valuteranno l’idoneità o meno».