Dopo la morte del suo “boia”, Pasquale Barra, il superboss Raffaele Cutolo torna a parlare, e lo fa naturalmente per bocca dei suoi legali e delle persone, pochissime, che possono fargli visita nel carcere di Parma dove è rinchiuso al 416 bis.

Il “professore vesuviano” non le manda a dire e attacca: «Se parlassi cadrebbe anche oggi mezzo Parlamento. Quelli che siedono oggi sono stati messi da quelli che io avevo messo. Ecco perché mi tengono qui tumulato vivo. La trattativa Stato-Mafia per liberare l’assessore Cirillo? È stata la mia condanna».

Insomma, a distanza di 30 anni dagli ultimi eventi luttuosi e di malavita guidati da Cutolo, il “professore” di Ottaviano fa ancora parlare non appena apre bocca.