Sì al dragaggio del letto del fiume ed al monitoraggio ambientale costante. Ribadito, invece, il “no” alle vasche di laminazione. Fa la parte del leone il sindaco di Striano, Aristide Rendina, alla conferenza dei sindaci per quanto riguarda il Progetto Grande Sarno.

Insomma, nonostante Arcadis e Regione Campania stiano provando a smussare il piano originale resta la forte protesta da parte della cittadina agrovesuviana, che con un documento scritto ha nuovamente detto di “no” ai bacini per raccogliere l’acqua reflua che saranno realizzati in un pezzo di territorio tra Striano, Poggiomarino e San Valentino Torio, portando all’esproprio di importanti dimensioni di terreni agricoli di cui alcuni molto floridi per le coltivazioni di prodotti locali. Insomma, Striano continua a guidare le località del fronte del “no” alle vasche di laminazione. In conferenza, infatti, il sindaco Rendina ha alzato la voce provando ulteriormente a spiegare che quel tipo di opera fa soltanto del male al territorio strianese.

Secondo gli studi commissionati dall’Amministrazione, infatti, i problemi della città non sarebbero risolti e che in tal senso sarebbe necessario il dragaggio del letto del fiume Sarno. Naturalmente, ancora meglio, con un costante monitoraggio delle acque.