Pare che gli stessi protagonisti l’abbiano battezzato “il patto dell’Averno”, perché la prima volta si incontrarono proprio nei pressi del ben noto lago: Leo Annunziata, Vincenzo Figliolia, Aristide Rendina, Ferdinando Uliano (l’ordine è rigorosamente alfabetico), rispettivamente sindaci di Poggiomarino, Pozzuoli, Striano e Pompei, tutti targati Pd, hanno stretto da tempo un accordo. Marceranno insieme e, si augurano, compatti.
Il primo test c’è stato alle elezioni per la Città Metropolitana: si doveva votare Uliano. E cosi fu. La seconda prova riguarda le regionali. Per discuterne, i quattro primi (cittadini) si sono visti in un ristorante della valle del Sarno, appena qualche giorno fa.
Musica
Prima canzone: “Se stiamo insieme”, di Riccardo Cocciante
Pausa
Seconda canzone: “Aggiungi un posto a tavola”.
Già perche a cena c’era pure un quinto sindaco. E che sindaco: nientedimeno che Vincenzo De Luca da Salerno, alle prese con le grandi manovre per cercare di candidarsi a governatore della Campania attraverso le primarie. Ma si terranno le primarie? E se sì, ce la farà De Luca? Poco conta: ai sindaci del patto dell’Averno importa soprattutto individuare un candidato da votare e far eleggere. Durante la cena, poco prima dell’arrivo delle rane fritte in pastella, un nome sarebbe già uscito: si tratterebbe di Elio Buono, capogruppo Pd a Pozzuoli.
Striano e Poggiomarino, dunque, anche a sto giro si limiterebbero a portare fieno in cascina (leggi: preferenze). Ma raggranellare consensi rappresenta una sfida importantissima per entrambi e per ragioni diametralmente opposte: Rendina è al suo primo appuntamento elettorale dopo la vittoria alle amministrative e Annunziata è al suo ultimo test prima delle comunali del 2016. Al primo scoccerebbe moltissimo fare flop appena un anno dopo il trionfo, il secondo deve scaldare i motori per il rush finale. E poi, a Poggiomarino, è appena nato un nuovo movimento, “Poggiomarino libera”, fondato dall’assessore esautorato Antonio Boccia, dalla pupilla di Rivellini Rossella Vorraro e dal pentastellato Angelo Manna. Faranno convegni, dibattiti, incontri, petizioni, cineforum, concerti. Lo faranno per Poggiomarino e per il territorio. Non faranno politica. Così dicono.
Ma Leo non si fida. Del resto, perché dovrebbe?