Prosegue il tour elettorale in vista delle prossime primarie del primo febbraio per l’onorevole Andrea Cozzolino. L’europarlamentare del Pd ha fatto ieri sera tappa a Striano, dove è stato ospite del sindaco Aristide Rendina presso la sala convegni del Falco Sport Village.
Dopo gli interventi del sindaco di Striano, a cui hanno fatto seguito quelli di Giuseppe Capasso, primo cittadino di San Sebastiano al Vesuvio e del capogruppo Pd al Comune di Poggiomarino, Alfonso Troiano, è stata la volta di Cozzolino: «Andiamo avanti con molta serenità, con la forza che ci deriva da un consenso crescente intorno alla nostra proposta di governo. Abbiamo definito la nostra una “candidatura democratica”, perché intendiamo affidare e rispettare la decisione di chi si recherà al voto per le primarie. Se i sondaggi dicono che l’80% degli elettori del Pd vuole scegliere il proprio candidato attraverso le primarie, non è possibile ignorare tale volontà. E occorre farlo fino in fondo, anche se dovessimo perdere per un solo voto. Abbiamo sempre invitato chiunque, dentro o fuori del Pd ed ad esso alleato, ad avanzare la sua proposta di candidatura. L’avremmo accettata».
Continua Cozzolino: «Ora si decida definitivamente, queste sono le primarie del Pd non dei singoli candidati. Spetta al Partito democratico decidere secondo le sue regole se chi è condannato (il sindaco De Luca avversario per le primarie ndr) possa correre o meno. Spetta al Pd decidere se e chi debba partecipare di altre forze politiche. Uscire dal percorso delle primarie è impossibile». Conclude Cozzolino: «Il Pd decida il chi e il quando delle primarie, ma lo faccia il prima possibile».
L’europarlamentare ha parlato anche dell’insuccesso, a suo parere, del governo regionale di Caldoro, di un quinquennio in cui la Campania è rimasta ferma al palo mentre centinaia di milioni di fondi europei sono stati ritirati perché mai utilizzati e mal indirizzati. Cozzolino accenna anche a quelli che ritiene tra i punti fondamentali del mandato di un governo Pd della regione: ambiente, infrastrutture, sanità, cooperazione con le Commissioni europee e con gli amministratori locali. E prende un impegno verso i presenti: «Voglio ritornare prossimamente nelle aree del Vesuviano e dell’agro-sarnese. Per visitare personalmente i siti, compreso quello archeologico della Longola, impattati dal grande progetto del Fiume Sarno e valutare se ci siano tutti i presupposti per fermare una tale opera. Queste aree vanno bonificate e tutelate soprattutto nell’ottica della loro naturale vocazione turistica e agricola».