Ritorna il Presepe Vivente, oggi, dalle 18 alle 20 in via Roma e centro storico, con il patrocinio della Regione Campania. «Favorire il ritorno del presepe vivente nel centro cittadino nasce da almeno tre motivazioni importanti – dice il sindaco Lello Abete: la sua validità storica, religiosa e culturale, la disponibilità dell’associazione Giocondi, impegnata concretamente nel sociale, e la volontà dell’Amministrazione di accogliere le istanze di alcuni locali del luogo. Oltre a ciò, sappiamo dalle esperienze passate che la replica del presepe vivente il 6 gennaio attira sia cittadini da altri paesi, sia cittadini locali che la notte del 24 non hanno potuto visitare il presepe allestito al borgo S. Antonio. Ringrazio il dott. Luigi De Simone, regista dell’evento fin dalla sua nascita ed autore delle innovazioni apportate anno per anno, che danno unicità e teatralità al presepe, assolutamente da visitare ed apprezzare da vicino».
Le motivazioni del sindaco trovano riscontro in paese sia da parte degli abitanti, che metteranno a disposizione portoni e abitazioni, sia da parte dei locali che resteranno aperti. «Bisognava fare un evento importante ed all’aperto anche in questo centro cittadino, perché – commentano alcuni esercenti – è un centro del paese che vuole e deve rivitalizzarsi. Il presepe vivente è una manifestazione che ormai attendiamo con fiducia, visti i successi di pubblico degli anni scorsi, ed è per noi operatori una buona opportunità sia commerciale che pubblicitaria, specialmente per far apprezzare le produzioni locali». La storicità dei mestieri e dei prodotti anastasiani è uno degli aspetti messi in risalto dal presepe vivente, con le scene delle ricamatrici, dei pescatori, dell’attività casearia, della vendemmia, lavorazione del rame, venditori di frattaglie, macelleria, frutta e verdura, olive e affini, tutte scene che traggono ispirazione dalle radici storiche dalla vita quotidiana del paese, attualizzata dal regista Luigi De Simone.
Le scene teatrali – musicate e raccontate da una voce fuori campo che guida l’osservatore – trovano il loro posto nella storia presepiale della nascita del Bambinello, composta da tre assi portanti: i Misteri, da S. Francesco alla nuova scena che narra il censimento di Augusto; il contesto romano-giudaico”, in cui vengono narrati i momenti salienti della vita storica e politica dell’epoca; credettero in Lui, donne ed uomini umili, intenti nella loro quotidianità ed in speranzosa attesa della venuta del figlio Dio. Tutti i figuranti, circa 130, all’annuncio della nascita si recano presso la grotta per la scena finale, che è sempre sorprendente.