La Giunta di Vincenzo Catapano ha approvato il bilancio 2015 e quello del triennio fino al 2017 entro il 30 dicembre. Il sì della Giunta è arrivato prima di Natale, quello del consiglio durante l’ultima seduta del 2014. Un fatto tutto nuovo per San Giuseppe Vesuviano e che ha fatto esultare l’Amministrazione sia per la tempistica che per i risultati ottenuti, tanto da affiggere in città ben due manifesti: il primo dove si parlava appunto dei tempi rispettati per il documento del 2014, e poi sul presunto abbassamento della Tari.
Ma l’opposizione e particolarmente Forza Italia si sono scagliati contro il sindaco e gli assessori attraverso una nota: «A spese dei cittadini in giro per la città sono apparsi due manifesti del Comune in cui il sindaco si vanta di aver approvato il bilancio comunale 2015 entro la fine del 2014 e di aver diminuito la tassa della spazzatura. In preda ad una euforia narcisistica, la Giunta comunica al popolo i propri meriti gestionali – continua la minoranza – Ma le cose non stanno così e sono più le pecche che gli onori. Basta scorrere il bilancio 2015 per accertarsi che il ruolo del 2014 relativo alla tassa Tari – spiega Fi – pari a euro 4.903.211,11 è identico a quello previsto per il 2015 ; tra i costi della spazzatura figurano cifre che per il 2014, sebbene previste, non sono state spese come ad esempio 32.228,43 euro per la family card ai cittadini, tale cifra quindi per il 2014 è stato un vero e proprio prelievo forzato dalle tasche degli ignari cittadini».
E ancora: «Aver approvato il bilancio del 2015 entro la fine del 2014 si dimostrerà in seguito un disastro contabile perché le cifre usate sono incerte e mancano ancora le cifre esatte dei trasferimenti statali,finanziamenti regionali e imposte etc. Inoltre – concludono dall’opposizione manca un cronoprogramma serio delle entrate e delle uscite dell’ente alla luce della nuova normativa che introduce la cosiddetta armonizzazione contabile, mentre il calcolo della Tari è monco e presenta profili dubbi sulla legittimità, già molti cittadini si stanno organizzando per fare ricorso alla commissione tributaria competente».