C’è chi, pur attendendo anni, è riuscito ad avere ragione della Parmalat e soprattutto degli istituti di credito che avevano venduto le obbligazioni della società dei Tanzi senza avvisare dei rischi. Dunque per uomo di Nola arriverà il risarcimento.
Il caso riguarda la banca Monte dei Paschi di Siena che dovrà “girare” la somma di 510mila euro ad un risparmiatore nolano che nel 2003, a pochi mesi dal crac, aveva acquistato 350mila euro in titoli dell’azienda, ma dalla banca nessuno aveva accennato alla difficile situazione economica che sarebbe poi crollata nel giro di pochi mesi. Una storia raccontata dal Fatto Quotidiano e che è andata a buon fine per una delle tante vittime difesa da Confconsumatori.
«Non è questa la prima volta che la giurisprudenza si occupa di acquisti non di obbligazioni, ma di azioni Parmalat effettuati quando ormai l’insolvenza del gruppo era nota a tutti – ha spiegato al “Fatto” Giovanni Franchi, legale di Confconsumatori che ha tutelato in giudizio il risparmiatore – Ed è questa già la seconda volta nella quale si esamina il fatto che si trattasse di titoli acquistati fuori dai mercati regolamentati. Da questo punto di vista anche questa sentenza, come la precedente del Tribunale di Roma che si era pronunciata in modo analogo, fa scuola, anche se ormai sono decorsi i termini di prescrizione per recuperare il denaro investito in titoli Parmalat».