Un’organizzazione che puntava semplicemente a farsi affidare trasporti di merci e materiali costosi, e che a buon prezzo operava proprio per ricevere quanto più commesse possibili. L’intento, infatti, non era quello di lavorare nel settore bensì di nascondere e portare via il carico per poi rivendere tutto sul mercato parallelo.
A questo sta lavorando, infatti, la polizia stradale che si è avvicinata a San Giuseppe Vesuviano dove si ritiene possano esserci proprio i basisti di questa organizzazione. Nella città vesuviana, infatti, ad ottobre vennero trovati oltre ventimila tubi in acciaio che una ditta di Sarno aveva fatto prelevare per fare arrivare a destinazione.
Tanti altri sono ci carichi sospetti: pneumatici, abbigliamento, derrate alimentari e anche giocattoli. Valori inestimabile, finora calcolati in un milione di euro di appropriazione indebita.