Vive da qualche anno a Forlì, dove si è spostato per lavoro: ma lui e la sua famiglia hanno ancora la residenza a Poggiomarino, città d’origine di un imprenditore 52enne molto conosciuto in paese. L’uomo ha avuto un figlio di due anni da una compagna straniera oggi 29enne, che però non ha mai visto. A raccontare la paradossale vicenda è il quotidiano locale “Romagna Noi”.
Un vero e proprio calvario, dunque, per l’imprenditore accusato qualche tempo fa dalla stessa partner di maltrattamenti a suo danno. Le lesioni, le botte sarebbero avvenute proprio durante la gravidanza. Secondo quanto riporta la denuncia dell’immigrata si sarebbe trattato di schiaffi e pugni. La presunta vittima rimase in ospedale una notte per verificare le condizioni del feto, tuttavia venne dimessa subito senza particolari lesioni sul corpo che testimoniassero le percosse subite.
Insomma, una situazione che poteva tornare subito alla normalità e di cui non sono state mai provate le accuse. Nessun tribunale, infatti, si è mai pronunciato poiché tutti finora si sono giudicati incompetenti a causa di uno strano gioco di residenze, domicili e di luoghi dove sono avvenuti i fatti.
Intanto, la donna venne portata in una casa di accoglienza e qui nacque il piccolo che oggi ha due anni. Bambino che il padre non ha mai visto perché non è stato ancora giudicato per il reato. Le carte sono passate dal tribunale di Bologna, dove la famiglia aveva domicilio, a quelle di Napoli, per la residenza ancora fissata a Poggiomarino. Poi a Cesena, perché qui sarebbe avvenuto il fatto.
Un’odissea, insomma, per il 52enne poggiomarinese, che pur non avendo mai perso la patria potestà non conosce il volto del figlio e chiede di essere giudicato, che il processo contro di lui possa tenersi per stabilire una volta per tutte se può fare il padre o meno.