Il Sentiero delle bonifiche è un percorso che attraversa Terzigno, Boscoreale, Poggiomarino e gli altri Comuni del Parco Nazionale del Vesuvio. Un cammino ed anche un grande progetto di rivalorizzazione dei Comini situati a Sud di Napoli. L’idea di un piano di bonifiche e di riqualificazione dell’intero comprensorio vesuviano è venuta ai deputati campani del Movimento 5 Stelle Luigi Gallo, membro della Commissione Cultura alla Camera e Salvatore Micillo, Commissione Ambiente, e alle senatrici Vilma Moronese, della Commissione Ambiente al Senato e Paola Nugnes, che fa parte della Commissione Ambiente al Senato e della Commissione d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, che questa mattina sono intervenuti al Target Cafè di Boscoreale per incontrare cittadini e giornalisti ed illustrare il progetto di riqualificazione.
«Il nostro piano di lavoro – ha spiegato il deputato Luigi Gallo nel corso della conferenza -parte da un valido assunto: cava Vitiello sarebbe dovuta diventare la discarica più grande d’Europa ma la lotta degli attivisti ha impedito che si perpetrasse questo scempio. Noi del Movimento 5 Stelle vogliamo renderlo un’occasione di riscatto e trasformare questi territori martoriati in un sito d’interesse culturale e turistico, il più grande d’Europa. La nostra idea di bonifica è diversa dalle altre perché prevede un meccanismo di partecipazione dei cittadini che ci aiuteranno a monitorare lo stato dei luoghi e soprattutto ci coadiuveranno nella fase successiva, quella di progettare le vere e proprie strategie d’intervento. Il primo step, successivo ai sopralluoghi, sarà quello di istituire un tavolo tecnico dedicato a monitoraggio e valutazione dei progetti di bonifica e riqualificazione che sarà l’occasione giusta per permettere un confronto tra tutte le istituzioni interessate, sia quelle locali che quelle nazionali, compreso l’Ente Parco ed il Ministero dell’Ambiente e quello dei Beni Culturali».
Per Paola Nugnes «c’è bisogno di persone attive sul territorio che rappresentano il punto di partenza per qualsiasi idea di riscatto. Noi vogliamo che la Campania intera riparta e potremo farlo solo dalla riscoperta delle tante bellezze che fortunatamente sono disseminate sul nostro territorio». Vilma Moronese chiede di fermare lo Sblocca Italia: «Mentre il governo, con il decreto Sblocca Italia, vuole la creazione di nuovi inceneritori, noi pretendiamo che il cammino di rinascita segua la via della sostenibilità: più raccolta differenziata e promozione del compostaggio domestico». Per Salvatore Micillo «dopo una legge contro i reati ambientali, la prima approvata grazie al mio impegno in Parlamento e a quello degli altri deputati e senatori del Movimento Cinque Stelle, bisogna partire dalle bonifiche e dalla partecipazione. I cittadini devono vivere attivamente la politica. Solo così la Campania e l’intero Paese potranno rinascere davvero».
IL SOPRALLUOGO, UN MINI-DOSSIER SULLE DISCARICHE. Disseminate nelle zone periferiche dei Comuni a sud di Napoli ed in pieno Parco Nazionale del Vesuvio ci sono decine di aree oggetto di sversamento illecito di rifiuti. I parlamentari del Movimento Cinque Stelle, accompagnati dai cittadini, dalle attiviste de Le Mamme Vulcaniche e La Fenice Vulcanica e i rappresentanti dei Meetup locali, hanno visitato queste zone per monitorare lo stato dei luoghi. Lo scopo era inoltre quello di riprendere gli scempi che continuano a perpetrarsi in questi siti: riprese fotografiche e video saranno inserite all’interno di minidossier informativi che verranno pubblicati dai parlamentari. La prima area visitata è stata vasca Fornillo, nel Comune di Terzigno: dal sopralluogo si è evidenziata la presenza di liquami tossici che vanno a finire direttamente nel Sarno. Il Movimento Cinque Stelle continua a monitorare il Grande Progetto Sarno per il quale il Movimento Cinque Stelle chiede una riqualificazione naturale.
Passando per i rifiuti disseminati lungo via Vecchia Aquini, parlamentari e cittadini hanno raggiunto Cava Ranieri, in pieno Parco Nazionale del Vesuvio, all’interno della quale si trovano quattro ville Romane, scavate negli anni Ottanta e risalenti al I secolo Avanti Cristo. Presente anche Caterina Cicirelli della Soprintendenza Archeologica di Pompei. Tre di queste ville sono state ricoperte e soltanto una è visibile al pubblico ma priva di manutenzioni. Dalla Soprintendenza lamentano la carenza di personale che non permette un monitoraggio quotidiano dell’area. «Il Movimento Cinque Stelle – ha spiegato il deputato Luigi Gallo – vorrebbe che proprio questo sito rappresenti il cuore pulsante del nostro sentiero delle bonifiche. La Campania è conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze archeologiche e queste rappresentano l’unico punto di partenza per un grande progetto di riqualificazione territoriale».
E ripartire significa anche risanare l’area circostante a cava Vitiello, altra tappa del tour delle bonifiche. Cava Vitiello, simbolo della lotta contro le discariche, avrebbe dovuto ospitare la più grande discarica d’Europa. Evitato lo scempio la situazione attuale è ancora critica, con montagne artificiali di rifiuti che circonda l’area, di proprietà di privati. «Gli imprenditori – ha spiegato Gallo – sono anch’essi vittime di questa emergenza. Nessuno è stato in grado di dare loro un’alternativa al business delle discariche». Nell’ex cava Sari, situata alle spalle della nuova discarica Sari, i miasmi sono ancora presenti. A coprire le ecoballe un telone di protezione che però non riesce a contenere i cattivi odori. C’è bisogno di un serio monitoraggio affinché si verifichi se qualcuno continua a sversare nella cava ormai satura e dismessa.