La polizia di Stato aveva chiesto ai dipendenti della Mirca di aprire tre loculi: l’obiettivo era di verificare se all’interno si trovassero realmente i resti delle persone indicate sulle tombe. Ma all’apertura è arrivata la sorpresa: nelle tombe non c’erano spoglie, le nicchie sono state infatti trovate completamente vuote.
Una vera e propria sorpresa anche per le forze dell’ordine che stavano indagando sulla compravendita dei loculi già emersa in città. Invece, arriva qualcosa di peggio. A lanciare la notizia è stato il quotidiano “Roma”, che racconta le fasi della scoperta. Insomma, al massimo, gli uomini in divisa si sarebbero aspettati di trovare altri resti rispetto ai defunti indicati e mai avrebbero pensato ad una sorta di totale profanazione avvenuta nel cimitero pompeiano.
Tuttavia, sempre dalle pagine del “Roma”, il titolare della Mirca si difende: «Si tratta di loculi che non erano mai stati aperti dai nostri dipendenti, quindi è inutile dire che la colpa della sparizione dei resti mortali sia nostra – spiega – Non so che fine abbiamo fatto i tre defunti che dovevano trovarsi all’interno del loculo. Ma la cosa è gravissima».