Il vicesegretario generale del Comune di Nola, Paolino Santaniello è stato raggiunto da un’ordinanza interdittiva emessa dal gip del Tribunale di Nola per reati di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.
Si tratta di una misura emessa nell’ambito di un’indagine della Procura di Nola dalla quale è emerso che il dirigente comunale, già titolare di altre deleghe dirigenziali, avrebbe indotto un tecnico elettricista dipendente comunale a recarsi in casa del proprio figlio Gaetano, in orario di lavoro e pur avendo il tecnico medesimo “timbrato” il cartellino della presenza per l’intera giornata lavorativa, nel maggio e settembre 2013. Inoltre Santaniello avrebbe, almeno in 10 occasioni, affidato alla ditta del proprio figlio Gaetano l’appalto per il servizio di messaggeria pubblicitaria in occasione di eventi organizzati dal Comune di Nola, messaggeria che Gaetano Santaniello subcommissionava poi a un’altra ditta di Milano, sia in violazione del generale obbligo di astensione del pubblico ufficiale, sia vistando i relativi mandati di pagamento in assenza di alcuna determina giustificativa.
Al dirigente è contestato anche il reato di falso ideologico in relazione alla certificazione dell’avvenuto controllo dell’esecuzione della prestazione, quando invece non era stato effettuato alcun controllo.