Se non è un allarme poco ci manca, soprattutto perché a lanciarlo è il generale, Giovanni Nistri, direttore generale del “Grande Progetto Pompei” e “uomo di fiducia” della prefettura inviato negli Scavi proprio per tenere sotto controllo i lavori all’interno del sito archeologico.
In un suo dossier, diffuso dal Corriere della Sera, infatti, il generale parlerebbe degli appalti dicendo che sono «vinti sempre dagli stessi». Si tratta, infatti, di un gruppo di imprese che da anni ottiene l’assegnazione degli appalti. Il Corriere spiega che non viene contestato alcun reato, tuttavia, scrive Nistri «relativamente al contributo all’attuazione al protocollo di legalità, si è ritenuto opportuno ricapitolare la situazione delle aggiudicazioni definitive» stabilite dalle commissioni.
Al momento dalla Soprintendenza degli Scavi Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia non è giunto alcun commento a riguardo della “denuncia” del generale.