Ciò che si temeva si è tramutato in realtà: nel Parco Nazionale del Vesuvio sono stati trovati due bidoni contenenti materiali tossici: i fusti erano sotterrati in una porzione di territorio che ricade sotto la competenza territoriale di Ercolano ma naturalmente anche dell’Ente Parco. Adesso sale la paura e l’allarme porterà quasi certamente ad altri scavi in zone considerate sensibili.
I primi rilievi per riscontrare l’eventuale presenza di rifiuti pericolosi e inquinanti nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio sono partiti ieri. In mattinata gli uomini del corpo Forestale ed i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno avviato scavi in una zona protetta che, su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli, di recente è stata sottoposta a sequestro.