Sulla strada Napoli-Somma Vesuviana a circa 8 chilometri da Napoli e a meno di un chilometro dal più vicino paese di Sant’Anastasia, nel 1450 dipinta su un muro l’immagine della Santa Vergine manifesta un prodigio fuori dal normale.
Il 6 aprile 1450, era il lunedì di Pasqua, nella località chiamata zona “dell’arco” poiché sorgevano i resti degli archi di un antico acquedotto romano e la provvidenza ha voluto che proprio quel territorio fosse segno della protezione celeste della Madre di Dio, due giovani giocavano con una palla a chi la facesse andare più lontano, colpendola con un bastone: potremmo quasi dire una sorta di odierno baseball. Nel gioco la boccia di uno dei due andò a sbattere contro un albero di tiglio che sorgeva presso questa immagine votiva, facendogli perdere la partita. A questo punto, l’uomo accecato d’ira bestemmiando e imprecando scagliò la pesante boccia contro sul volto della Madonna, colpendo la guancia sinistra: come se fosse di carne umana, questa cominciò a sanguinare.
La gente impaurita assistette alla scena tremenda, si gettò sul sacrilego il quale fu poi processato e impiccato proprio allo stesso albero di tiglio che fu la causa della sua rovina. Dopo ventiquattr’ore l’albero seccò. Iniziarono ad affluire tante persone ammalate e piene di speranza e lo sguardo celeste non mancò di manifestare miracoli e guarigioni a chi si rivolgesse a quella Sacra Immagine venerando la Madre di Dio con il titolo Potente e Glorioso come è poi è cominciata ad essere invocata da tutti come Madonna dell’Arco. Il Santo Padre  papa Pio IX, udì del Santuario e della portentosa Immagine miracolosa e decise di recarsi a venerarla in forma solenne il 13 dicembre 1849 e fu incoronata in seguito 8 settembre 1874, festa della natività della Beata Vergine Maria, da monsignor Tommaso Passaro, domenicano e dal delegato Pontificio monsignor Tommaso Salzano, arcivescovo di Edessa che con preziose corone d’oro incoronarono la prodigiosa Immagine.
Il volto della Madonna si arrossò di sangue nuovamente, nel marzo 1638 profeticamente avrebbe annunciato una grande pestilenza che dilagò in tutta l’Italia e anche in quella angusta circostanza la Madre di Dio non mancò di guarire tante persone ammalate che piene di fede chiedevano di essere unte con l’olio che ardeva nelle lampade davanti all’altare della Sacra Immagine e miracolosamente la peste spariva. Il 18 Aprile si celebra la festa liturgica della Madonna dell’Arco.