Prima di intraprendere questa nuova avventura con gli amici lettori de Il Fatto Vesuviano, è bene presentarsi. Mi chiamo Eliana Iuorio, sono un avvocato appassionato di cucina (nel senso che mi piace mangiare e.. Cucinare!) e da tempo curo un blog personale, nel quale cerco di raccontare il territorio campano e vesuviano in particolare, attraverso sapori e profumi.

Approdo oggi, su “Il Fatto Vesuviano” e, nel ringraziare l’editore ed il direttore, spero davvero di poter instaurare un buon rapporto con tutti voi lettori, fatto di confronto e condivisione. Come ho avuto modo di precisare in questa premessa, non sono una chef professionista (e vi assicuro che ho grandissimo rispetto, per chi lavora con professionalità nel settore agro-eno-gastronomico!), ma se mi permetto di riportare le mie ricette, lo faccio con la forza di aver avuto la fortuna di godere degli insegnamenti di una grandissima cuoca, mia nonna Ersilia, che mi ha trasmesso parte dei suoi segreti in cucina con un ingrediente fondamentale: tutto l’amore possibile.

Che tesoro, i nostri nonni! Da avvocato, dico che, a volte, la mancanza di tempo da dedicare a noi, non ci consente di elaborare piatti complicati, almeno durante la settimana; per chi lavora, è sempre molto difficile “gestire il tempo”, ma nello stesso tempo, penso che sia molto più sano e genuino mangiare un piatto semplice, seppur veloce, preparato dalle nostre mani, con ingredienti sani (rispettando la stagionalità e la territorialità), rispetto al dover ingerire prodotti congelati riscaldati in forno a microonde, tanto per “fare presto”.

Ai “pigri” ed a chi pensa di non essere “portato per la cucina”, dico che, invece, basta passione, volontà, concentrazione e dedizione, per realizzare un buon piatto. Per le pietanze elaborate, qualora volessimo cimentarci, abbiamo pur sempre le ore libere dal lavoro, di sabato e domenica, a nostra disposizione! Allora? Cominciamo? Accendete i fornelli, che partiamo con la prima ricetta!

LADY LINGUINE AL SUGO DI POLIPETTI, CON POMODORINI VESUVIANI

Tempo di preparazione: 30 minuti circa

Ingredienti, per quattro persone
350 gr. di linguine di grano duro;
800 gr. di polipi piccoli e freschissimi;
400 gr. di pomodorini vesuviani pelati (intendo conservati in barattolo);
1 ciuffetto di prezzemolo;
1 spicchio di aglio bianco;
2 cucchiai di olio e.v.o.;
1 bicchierino da caffè di vino bianco tipo Falanghina;
sale q.b.

Preparazione

Pulite bene i polipetti e privateli delle interiora della testa, della bocca, degli occhi e del tubicino; sciacquateli sotto l’acqua corrente.
In un tegame, fate dorare l’aglio nei due cucchiai d’olio; versate i polipetti nell’olio caldo e girateli con l’aiuto di una forchetta: “s’ann’a arriccià e ann’a cagnà culòr” (“devono arricciarsi e cambiare colore”, detto in napoletano); fateli soffriggere e quando il sughetto si sarà un po’ consumato, dopo circa 3 minuti di cottura a tegame scoperto e fiamma viva, versatevi il vino; fate evaporare e versatevi i pomodorini pelati, con il sale ed il prezzemolo e fate cuocere a fiamma moderata, per circa 15 minuti, con il coperchio sul tegame (avendo sempre cura di darvi un’occhiata, durante la cottura e girare il composto, per impedire si attacchi al fondo del tegame). In una pentola d’acqua bollente e salata, andate a cuocere le linguine, che avrete modo di scolare e versare nel sughetto pronto (dal quale avrete estratto poco prima i polipetti, per aggiungerli dopo, nel piatto con la pasta), per far legare ben bene i sapori, alla pasta.
Impiattate, decorando con i pomodorini ed i polipetti cotti, per finire con un ciuffetto di prezzemolo.

E… Buon appetito, dalla vostra Lady! 😉