Parole di speranza, ma anche di denuncia ed inquietanti. Don Maurizio Patriciello è stato la star della sedicesima edizione di Musica e Testimonianze, la rassegna poggiomarinese promossa dall’associazione “Amici del Presepe” e dalla parrocchia Sant’Antonio da Padova. E dopo il forte intervento dal palco di piazza De Marinis, il parroco di frontiera si è lasciato andare a commenti quantomeno allarmanti sulla situazione ambientale dell’area interna del Vesuviano.
«Ho fatto un giro tra le campagne di San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Poggiomarino, Palma Campania e Striano. Ho inoltre ascoltato i cittadini ed i comitati della zona e credo che in questa area la situazione sia ancora peggiore rispetto a quella della nota “Terra dei Fuochi” tra Napoli e Caserta. A Caivano, dove io sono parroco, qualcosa si è mosso dopo le tante denunce. Qui è ancora tutto taciuto». Il prete coraggio, inoltre, punta il dito anche contro la cattiva gestione delle comunità cinesi. Quanto accaduto a Prato nei mesi scorsi è davvero poco rispetto a quanto potrebbe succedere nei paesi vesuviani – dice – qui la situazione è ingestibile e si capisce dalle tonnellate di scarti tessili velenosi lasciati tra le campagne».
Dal palco don Patriciello ha parlato al cuore dei poggiomarinesi, raccontando le sue peripezie, quelle di un sacerdote costretto ad essere “Stato” per la completa assenza delle istituzioni. Ha raccontato dei suoi incontri con le alte sfere politiche e con il Papa per affrontare la “piaga” Terra dei Fuochi: «Ti senti solo e preso in giro, mentre continui a celebrare funerali di bambini, giovani e padri di famiglia».
Un successo, insomma, anche questa edizione di “Musica e Testimonianze” cominciata sabato con il concerto dei “Nuovi Orizzonti” e continuata ieri con la “sferzata” di don Patriciello. Sul palco di Poggiomarino anche Luca Napolitano, direttamente da “Amici di Maria De Filippi”, e Marilina e Antonio Di Lauro cantanti costretti su una sedia a rotelle e che si sono esibiti con le coreografie dell’associazione sportiva disabili “Gabry Dance” e della “Loco Dance Academy”.