I militari del nucleo radiomobile di Napoli hanno tratto in arresto per istigazione alla corruzione un commerciante cinese 39enne residente a Terzigno. All’uomo è stato imposto l’alt per controlli in via Brin perché non si era fermato a un semaforo rosso proseguendo la marcia alla guida della sua Ford come se niente fosse.
Durante la contestazione per il semaforo rosso e di quella per il mancato uso della cintura di sicurezza, sanzioni che prevedono decurtazione di punti dalla patente, l’uomo ha offerto più volte 90 euro, venendo arrestato e tradotto nel carcere di Poggioreale. Durante i controlli su strada è sempre più ricorrente il tentativo di eludere sanzioni amministrative offrendo soldi. Richieste di accettare piccole somme ma anche “offerte” di altro genere – per ultimo perfino un biglietto “Gratta e Vinci” vincente da 1.000 euro – vengono avanzate per convincere i militari a “lasciar perdere.
Il tutto, come detto, per cercare di evitare la contestazione di violazioni al codice della strada che prevedono decurtazione di punti dalla patente oppure il fermo o il sequestro amministrativo di mezzi. Buona parte degli istigatori risulta essere di nazionalità straniera. I numerosi arresti operati nel tempo sono la concreta dimostrazione di come, oggi, si possano respingere le azioni di coloro che credono di poter passare indenni da controlli corrompendo.