Da qualche giorno e fino al 31 ottobre i cittadini dei 76 Comuni dell’ATO 3 possono presentare la richiesta per ottenere il Bonus Idrico 2014, un’agevolazione tariffaria prevista dalle delibere n.27/2014 e n.47/2014 del Commissario Straordinario dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano.
Il Bonus Idrico è destinato alle famiglie che dispongono di un’attestazione Isee (relativa al 2013) di valore inferiore o uguale a 7.500 euro e alle famiglie numerose con quattro o più figli a carico con Isee non superiore ad 20.000 euro. Si tratta di un rimborso annuale pari all’importo relativo a 80 litri al giorno su base annua per ciascun componente del nucleo familiare richiedente, calcolato applicando la tariffa vigente per gli usi domestici. Le persone interessate all’assegnazione del Bonus devono presentare domanda esclusivamente all’ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza (che provvederà ad effettuare apposita graduatoria), entro e non oltre venerdì 31 ottobre 2014, utilizzando il modulo di richiesta Bonus Idrico anno 2014, disponibile presso gli sportelli Gori, presso il Comune (ufficio Servizi Sociali) o scaricabile dai siti www.goriacqua.com e www.ato3campania.it.
«Le famiglie meno abbienti dei 76 Comuni dell’ATO 3 – spiega il presidente di Gori, Amedeo Laboccetta – grazie allo stanziamento complessivo di 2 milioni e mezzo di euro riceveranno un aiuto concreto per il pagamento delle fatture del servizio idrico integrato. Si tratta di un’azione che testimonia la nostra grande attenzione verso coloro che stanno subendo in maggior modo la crisi che attraversa il Paese».
«Il Bonus Idrico – prosegue Laboccetta – va ad affiancarsi all’altra lodevole iniziativa messa in campo, relativa ai 30mila litri di acqua gratis l’anno che interessa invece tutte le famiglie residenti nei Comuni gestiti da Gori. Lo scorso giugno abbiamo avviato una massiccia campagna di comunicazione proprio per informare i cittadini di tale importante aiuto. In questo caso, i primi 30mila litri consumati avranno un costo pari a zero, per tutti gli utenti domestici, senza necessità di fare alcuna richiesta».