Dopo aver divulgato – insieme a Rifiutarsi e Città Viva – i dati sui valori alti di cloroformio riscontrati nelle analisi dell’Arpac dal 2011 al 2014 nella falda acquifera di Nola presso l’ospedale Santa Maria della Pietà, ilForumAmbiente Area Nolana ha inoltrato una richiesta ufficiale di chiarimenti al Comune di Nola, Asl Na 3 Sud, Provincia di Napoli e Regione Campania.
Ai 4 enti interessati si chiede di sapere quali azioni sono state messe in atto, come seguito alla ricezione delle analisi fornite dall’Arpac, per la sicurezza del territorio e della salute pubblica dei cittadini. «Valori fuori norma come quelli riscontrati per il cloroformio potrebbero essere imputati a fattori antropici come la clorurazione, dovuta all’immissione di quantità eccessive di cloro nell’acqua per purificarla, oppure sversamenti di rifiuti a monte della falda – dicono gli attivisti – Comune di Nola, Regione Campania, Provincia di Napoli ed Asl Na 3 Sud sono corrente della situazione dallo scorso aprile.Pertanto auspichiamo che le istituzioni interessate si muovano immediatamente e con concretezza per affrontare tale situazione, indagando sulle cause dei valori fuori norma».
«Ma ci aspettiamo un impegno serio anche dall’amministrazione comunale e dalla giunta guidata dal sindaco Geremia Biancardi, così carente negli ultimi anni per quanto concerne la lotta al biocidio, affinché l’Arpac – conclude Rifiutarsi – metta rapidamente a disposizione le analisi sugli altri pozzi della zona per avere un quadro più preciso sulla situazione idrochimica dell’area».