Mentre in numerosi Comuni limitrofi si votava per il rinnovo del Consiglio comunale, ad Ottaviano, domenica, andavano in scena solo le Europee. Un banco di prova, tuttavia importante per i protagonisti della politica locale, che nelle settimane della campagna elettorale non si sono risparmiati a sostegno dei raggruppamenti di riferimento. Da rivedere il dato dell’affluenza, che si è attestata al 43,8 per cento, pari a 8.321 votanti, su un totale di 18.765 elettori. In linea con il corso della politica locale, che ha visto proprio un anno fa l’affermazione del centrodestra guidato da Luca Capasso, Forza Italia risulta il primo partito, con il 37 per cento (pari a 2.922 voti). Un dato, in palese controtendenza rispetto al flop nazionale del partito di Silvio Berlusconi. A seguire, il Pd, con il 31,6 per cento (2.494 suffragi). Anche in questo caso, un risultato dissimile da quello complessivo del 40,8. Terzo, il Movimento 5 Stelle con il 19,9 per cento (1.575 voti), in linea col dato nazionale del 21,1. Da segnalare che proprio questa campagna elettorale, ha segnato il debutto del M5S Ottaviano, che era restato al palo alle Comunali della primavera scorsa. Ancora simile al risultato complessivo, quello della lista che univa Udc e Nuovo Centrodestra, che nella città vesuviana ha raccolto il 4,1 per cento (328 suffragi). Seguono L’Altra Europa con Tsipras (2,4 per cento, pari a 192 voti) e Fratelli d’Italia (1,9 per cento, 155).
Ha destato curiosità il risultato della Lega Nord (1,2 per cento, 96 voti), che si spiega facilmente con la presenza nelle liste del Carroccio di un candidato di Ottaviano, Antonio Coppola (nella foto). Svanita, tuttavia, la possibilità di un seggio all’Europarlamento. Esprime soddisfazione il sindaco Capasso, che dalla sua pagina Facebook rivendica: «Forza Italia regge il contraccolpo e resta il partito più votato. I miei personali complimenti – prosegue il primo cittadino – ai miei amici Raffaele Fitto e Fulvio Martusciello, che anche ad Ottaviano conseguono brillanti risultati, con circa 1200 voti il primo e circa 800 il secondo». Un appello, infine, compagni di partito per un rinnovo della classe dirigente: «Spero – afferma Capasso – che il risultato di Fi a livello nazionale spinga tutti noi a riflettere, ed a capire che probabilmente è arrivato il momento di una rivoluzione interna: largo ai giovani, è il momento di ricostruire puntando su persone volenterose e vicine ai cittadini».
Soddisfazione anche in casa Pd, dopo lo sfacelo del partito alle scorse Comunali, che non videro nemmeno la presentazione di una lista dei democratici. Il 31,6 per cento ottenuto è una buona base per la ricostruzione del centrosinistra cittadino, stando alle parole del consigliere Emanuele Ragosta: «Solo alle scorse Politiche, tenutesi nel febbraio del 2013, – sottolinea – (il Pd, ndr) raccoglieva uno dei risultati più bassi di sempre, con il 15% dei voti totali. Oggi si assesta al 31%. Un raddoppio che sa di clamoroso e che premia un partito dato da tutti per finito soltanto qualche mese fa».