Il centrodestra punta il dito contro l’amministrazione Annunziata, e lo fa duramente, pubblicando un manifesto sulla presunta parentopoli poggiomarinese.
L’opposizione attacca a testa bassa sull’elargizione di “posti” ed incarichi, senza fare nomi ma alludendo alle persone che sarebbero coinvolte: parenti di assessori, consiglieri o impiegati comunali; sono 6 incarichi ed un concorso ancora in pieno svolgimento ad essere messi sotto la lente d’ingrandimento nei manifesti fatti affiggere dal centrodestra.
A commentare la vicenda è Andrea Forno, capogruppo d’opposizione de “l’Alternativa c’è” in consiglio comunale: «per questa vicenda, evidenziata dal manifesto, anche qualche consigliere di maggioranza come Francesco Buono, cui ho espresso solidarietà nell’ultima commissione bilancio, ha preso le distanze, dimettendosi da presidente della Commissione Bilancio e da componente della Commissione Lavori Pubblici proprio in segno di protesta contro questo modo di fare».
Interrogato da chi scrive sul punto, il consigliere Buono ha preferito non rilasciare dichiarazioni, riservandosi di farlo quando lo riterrà più opportuno.
Continua Forno: «Questa compagine amministrativa si proponeva come il nuovo, ed invece si è ritrovata a fare le stesse cose di quanti hanno tanto aspramente criticato in passato. Hanno dimostrato di andare avanti sempre con le stesse pratiche».
Il riferimento è alla campagna elettorale del 2011, quando, come si legge nel manifesto: «esponenti di rilievo dell’attuale amministrazione inveivano dai palchi contro l’amministrazione Vastola per il clientelismo, le prebende, le assunzioni di familiari ecc. gridando al mondo intero il loro perbenismo, la loro rettitudine e pontificando giudizi di moralità. Non sono altro che dei “farisei”».
Per Andrea Forno, invece «può esistere una politica fatta senza dover scendere a compromessi con i consiglieri di maggioranza. Io, al posto del sindaco, avrei agito diversamente, rendendo immediatamente pubblico se avessi subito pressioni o cose simili. Questo modo di favorire parenti ed amici l’ho condannato aspramente anche quando, in passato, a macchiarsi di azioni simili sono state amministrazioni di centrodestra come quella di Vastola, di cui comunque non ho mai fatto parte».
A chi si domanda perché l’opposizione si limiti ad un manifesto piuttosto che denunciare gli amministratori alle autorità competenti se ci sono delle irregolarità, Forno risponde: «Anche se non c’è alcun elemento penalmente perseguibile, esiste una morale e sopratutto esiste una coerenza con quanto si è predicato dai palchi. In questo caso le responsabilità non sono di carattere penale, ma etico e politico. Ad ogni modo verificheremo anche se ci sono elementi che richiedono denunce di altro genere oltre a quella politica».