Decine di macchine da cucire accatastate in ogni angolo, sporcizia che regna sovrana e fili della corrente penzolanti. È l’inferno che la Guardia di Finanza ha trovato all’interno delle fabbriche-lager chiuse e sequestrate questa mattina a Poggiomarino e Boscoreale.
Sono stati denunciati due cinesi, mentre agli immobili sono stati apposti i sigilli. All’interno lavoravano decine di operai clandestini cinesi e bengalesi, tutti ridotti praticamente in schiavitù con turni di lavoro massacranti e costretti a dormire negli stessi opifici.
Gli edifici, inoltre, erano destinati semplicemente ad abitazioni e non potevano dunque ospitare alcune attività imprenditoriale o commerciale.