Il nuovo movimento civico, presentato ieri mattina presso il I circolo didattico di via Roma a Poggiomarino, si chiama “L’alternativa c’è”, e già il nome dice tutto, offrendo una sintesi che più diretta non si può dal significato palese: «ci poniamo come alternativa all’attuale amministrazione, con un progetto molto differente per lo sviluppo e la risoluzione dei problemi della nostra città».
“L’alternativa c’è” è un progetto di partecipazione, confronto e dialogo comune aperto a chiunque sia interessato alle politiche legate al territorio di Poggiomarino, nato dall’unione dei movimenti “Insieme per costruire” e “Idee in movimento”, e dalla spinta e dall’entusiasmo di Michele Allegrezza, Andrea Mario Aprea, Giuseppe Orefice e tanti altri, che si propone come centro di aggregazione delle anime liberali e popolari del paese. I temi sono lo sviluppo economico-produttivo, il miglioramento della qualità della vita, l’attenzione all’ecologia e l’efficienza amministrativa.
Tra le novità più rilevanti, oggetto dell’incontro con la cittadinanza, la composizione in consiglio comunale del nuovo gruppo omonimo, composto dai consiglieri Andrea Forno, Ennio Bifulco, Giuseppe Speranza, Francesco Carillo e Francesco D’Ambrosio. Proprio Andrea Forno, in qualità di capogruppo, ha spiegato che «l’attività del gruppo consiliare, prima diviso in due tronconi ed ora unito, non muterà il suo atteggiamento nei confronti dell’attuale amministrazione: saremo un’opposizione propositiva, continueremo a collaborare sulle cose che possono contribuire a migliorare il nostro paese, ma allo stesso tempo metteremo in risalto le incongruenze e gli errori della giunta Annnunziata».
Nel suo intervento, Forno ha rimarcato l’impegno dei consiglieri che compongono il suo gruppo nell’ottenimento di finanziamenti importanti quali quelli destinati agli scavi di Longola o quelli, in dirittura d’arrivo, per il secondo tratto di via Iervolino e via Cimitero, e ricordato le proposte respinte dalla maggioranza, dalla riduzione della remunerazione di sindaco, assessori e consiglieri per creare un fondo a favore dei meno abbienti, all’esonero dal pagamento dell’Imu sulla seconda casa ceduta in comodato d’uso gratuito ai figli, e promette battaglia: «non accetteremo che i nuovi loculi ed ossari vengano fatti pagare di più per esigenze di bilancio o di futura manutenzione; non possiamo tacere sui parcheggi a pagamento e le strisce blu, che hanno avuto un percorso al dir poco confusionario; non taceremo su un concorso comunale che ha visto la partecipazione di un consigliere di maggioranza».
Il movimento ha già dato origine a gruppi di lavoro su diversi temi in cui ciascuno mette a disposizione le proprie professionalità, conoscenze ed esperienze lavorative, che culmineranno in una serie di pubblici incontri con personalità competenti sui vari temi, il primo dei quali è stato già annunciato: si terrà a maggio e tratterà del sito archeofluviale di Longola.