Operazione dei carabinieri ieri notte nel Nolano contro affiliati e gregari dei clan Russo e Nino-Pianese. In manette – scrive il quotidiano online Retenews24 – sono finiti Giovanni Caliendo di Nola, Renato Mauro di Piazzolla di Nola, Pasquale Manzi di Cicciano e Sergio Maliconico di Roccarainola. Le misure cautelari, eseguite dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli con il supporto dei carabinieri della Compagnia di Nola sono stati spiccati dalla Procura Generale di Napoli sulla base della sentenza della Corte di Cassazione del 28 febbraio che ha confermato per i quattro le condanne ricevute in Appello.
Il verdetto della Suprema Corte arriva al termine del processo nato dalla famosa inchiesta dell’11 maggio del 2007 che portò in carcere 100 persone tutte legate ai clan operanti nel nolano tra cui Russo, Fabbrocino, Nino-Pianese- Di Domenico. L’operazione dei militari dell’Arma con l’arresto dei quattro esponenti non è conclusa ma prosegue con la caccia agli altri affiliati che al momento del blitz si sono resi irreperibili.
Tra i reati contestati nella maxi-inchiesta che portò alla disarticolazione di sette clan, soprattutto estorsioni ai danni di imprese attive nel settore delle grandi opere, come il “Cis” di Nola – in cui è coinvolto soprattutto il clan Russo – e di commercianti della zona.