Rinvenuta davanti al portone d’ingresso dell’abitazione, in via Martiri d’Ungheria, del sindaco facente funzioni di Terzigno Stefano Pagano, una testa di maiale. I primi ad accorgersi del ritrovamento sono stati i familiari del sindaco, i quali hanno subito avvertito la locale stazione dei carabinieri comandata dal maresciallo Montanaro. Il primo cittadino vive in un condominio insieme agli altri membri della sua famiglia. Presentata la denuncia, Pagano è rimasto stupito da questo ritrovamento: «Non ho mai ricevuto pressioni di qualsiasi genere, non ho rancori o disaccordi con nessuno, come amministratore ho un rapporto di correttezza e rispetto verso, tutti i membri del consiglio comunale siano essi di maggioranza o di opposizione, manteniamo una linea di trasparenza nell’amministrare il paese, non abbiamo grossi appalti nel caso in cui potessi pensare a qualche minaccia o avvertimento, sono sereno e spero che si tratti di una ragazzata».
Numerose le testimonianze di sostegno pervenute al primo cittadino, senza distinzione di colore politico, tutti gli amministratori comunali e privati cittadini hanno manifestato la loro solidarietà alla famiglia Pagano. Stefano Pagano ha assunto l’incarico da sindaco facente funzioni dallo scorso mese di maggio quando Domenico Auricchio fu sospeso dall’incarico dal Prefetto di Napoli in seguito ad una condanna per abuso d’ufficio. In questo periodo ha tenuto unito le due parti, maggioranza e minoranza, con un rapporto basato sul rispetto e correttezza con un unico obiettivo: la valorizzazione del territorio e la crescita della cittadina.
I militari dell’arma hanno subito requisito la testa dell’animale ed hanno eseguito i primi rilievi, le indagini nel frattempo proseguono per identificare colui o chi ha compiuto il macabro gesto. Il consigliere di maggioranza Felice Avino, ha espresso la sua vicinanza e solidarietà alla famiglia: «Si tratta di un gesto stupido che indigna tutte le persone democratiche che rifuggono da questi atteggiamenti della nostra civiltà». Anche l’assessore alla Cultura, Armando Casillo è rimasto meravigliato alla notizia del ritrovamento e ha affermato che il gesto non può essere tollerato.