Lavoratori dell’Eav ancora sul piede di guerra e che attraverso un comunicato non firmato, giunto in numerose redazioni, gettano altre ombre sull’azienda e sulla Circumvesuviana. In sostanza, infatti, i dipendenti lanciano l’allarme a riguardo dei loro stipendi che potrebbero essere non pagati, oltre alla conferma dei tagli delle linee e delle retribuzioni.
Ecco un estratto del comunicato-appello: «Dopo appena due mesi siamo di nuovo a rischio perché non ci sono i soldi per pagare gli stipendi, con il solito balletto di responsabilità tra i dirigenti aziendali, i sindacati e l’amministrazione regionale. Intanto, quello che doveva essere lo strumento per portarci nel “futuro migliore”, il Piano di rientro dal debito, preparato dal commissario governativo, Pietro Voci, mostra tutti i suoi limiti evidentissimi alla prima attenta lettura. Un piano fatto solo di tagli alle linee ferroviarie, alle retribuzioni dei lavoratori, alle aspettative dei viaggiatori, perché nulla prevede per evitare o limitare gli sprechi».
Insomma, ancora tante voci contradditorie ma che si allineano a quanto già appreso dai media e più volte smentito dalla Regione Campania: la “sforbiciata” alle tratte e la riduzione dei servizi per il pubblico. Nell’appello, inoltre, i lavoratori puntano il dito un po’ contro tutti a partire dai dirigenti Nello Polese e Valeria Casizzone, sino all’assessore regionale Sergio Vetrella. Infine l’appello ai pendolari: «Aiutateci in questa battaglia».