Sono sei i sindaci che venerdì hanno deciso di incontrare i “Forconi Vesuviani” nella loro sede in via Carbonari a San Giuseppe Vesuviano. Una delegazione importante dei primi cittadini a cui hanno aderito gli amministratori di Ottaviano, Luca Capasso, il vice di Somma Vesuviana, Salvatore di Sarno ed i sindaci di Terzigno, San Giuseppe Vesuviano e Poggiomarino: rispettivamente Stefano Pagano, Vincenzo Catapano e Leo Annunziata. Ha partecipato all’iniziativa anche il primo cittadino di Quindici, comune dell’Irpinia.
Ma la vera novità è la discesa in campo del prete anticamorra, don Aniello Manganiello, che ha discusso animatamente con politici e cittadini sulle proposte avanzate dai “Forconi” davanti al leader nazionale, Mariano Ferro, tornato per la quarta volta in pochi mesi nel territorio sangiuseppese. Don Manganiello, noto per le battaglie contro i clan di Scampia e Miano, da parte sua ha esortato i vescovi ad abbandonare le stanze ed a battagliare al fianco dei cittadini che soffrono per la crisi e la malapolitica.
Dunque, una ventata di novità nella protesta del movimento che ad oggi pare accantonare le manifestazioni clamorose come blocchi stradali e delle merci, attuando invece il confronto con i sindaci: i politici più vicini alla gente. Molti dei primi cittadini intervenuti, in tal senso, si sono detti disposti a prendere parte ad un presidio a Roma contro il carotasse comunali: Tares e Tasi su tutte.