La più bella festa di compleanno può essere organizzata anche quando chi compie gli anni non c’è più ed assiste dall’alto. Probabilmente è il caso di Mario Boccia, vittima del terribile incidente della notte tra il 4 e 5 gennaio sulla Statale 268 dei Paesi Vesuviani. L’altro ieri, nel giorno in cui avrebbe compiuto 24 anni, gli amici hanno infatti preparato un party davvero speciale. Una festa impreziosita dal memorial in ricordo del ragazzo di San Giuseppe Vesuviano, tragicamente scomparso insieme al suo amico Giovanni Tortora ed a madre e figlio polacchi.
Gli amici, dunque, hanno inforcato scarpette e divise e si sono “battuti” in una sfida calcistica: sport per cui Mario nutriva una profonda passione così come dimostrato anche da Marek Hamsik prima di Napoli-Chievo, quando il capitano degli azzurri adagiò un mazzo di fiori davanti alla gigantografia dello studente universitario. Tanti pure i conoscenti ed i semplici cittadini presenti alla manifestazione, culminata con un saluto dello zio che ha scatenato naturalmente commozione ed ancora tanta rabbia per l’incidente mortale avvenuto sull’arteria che lascia molto a desiderare dal punto di vista della sicurezza.
Per la cronaca la gara è finita 7 a 2 per i ragazzi che indossavano il completino blu. Ma in casi del genere a vincere sono tutti. Caldo e commosso l’intero ambiente, “circondato” da striscioni e foto della vittima della “superstrada della morte”. Un’intera città, San Giuseppe Vesuviano, si è stretta intorno alla famiglia ed agli amici del giovane che avrebbe compiuto 24 anni se soltanto quella terribile notte fosse andata diversamente.
Ma la “festa” ed il ricordo è cominciato già allo scoccare della mezzanotte del 24 febbraio. Antonio Cicco e la sua band, amici del povero Mario, stavano infatti suonando in un locale di Caserta. E proprio in quel momento il gruppo ha dedicato al giovane scomparso il brano “Gli angeli”. Infine anche un riferimento alla strada che ha strappato per sempre il 24enne ai suoi cari. Accanto alla foto di Boccia sorridente è apparso uno striscione: “Basta morti sulla 268”.