I carabinieri della stazione di Ottaviano, insieme al personale dell’Asl Napoli 3 Sud ed all’inps di Nola, hanno effettuato controlli in un opificio tessile in via Querce, nell’ambito dei servizio per il contrasto al lavoro sommerso. Ed anche in questo caso è stata trovata una nuova fabbrica dell’orrore.
Durante i controlli, infatti, sono state accertate gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza e la presenza di otto lavoratori “a nero”, tutti provenienti dal Bangladesh, sette dei quali sono risultati clandestini. Il titolare, un 37enne anch’egli bengalesi, è stato denunciato.
All’opificio, di circa 190 metri quadrati, sono stati apposti i sigilli. Sequestrate anche 19 macchine per cucire. Al titolare sono state inoltre contestate 81 violazioni pecuniarie penali per 53.744 euro e ott violazioni amministrative per 32mila euro.