Dopo il battesimo ricevuto dall’On. Assunta Tartaglione al momento della costituzione del coordinamento femminile cittadino, le “democratiche in movimento” di Palma Campania si mettono all’opera e bussano alle porte del Comune chiedendone addirittura le chiavi. Uno qualsiasi dei locali comunali in disuso, preferibilmente quello posto al piano terra del Palazzo di Città, ex sede degli uffici di Polizia Municipale.
L’immobile sarà adibito a luogo di promozione del dibattito relativo al femminicidio e a tutte le forme di violenza di genere e sarà centro di elaborazione e proposta, con l’auspicabile sostegno e collaborazione delle istituzioni, di azioni concrete di prevenzione, oltre che strumento di diffusione delle buone prassi, in attuazione della normativa che tutela le donne vittime di violenza, sia fisica che psicologica.
Questo l’oggetto dell’istanza protocollata in data 19 dicembre e sottoscritta dalle componenti dell’esecutivo del locale coordinamento femminile del Partito Democratico.
Tra i nomi delle firmatarie “Democrat” spicca il trio Mascia-De Nicola- Nunziata Rega, segretario cittadino del Partito di Renzi la prima e consiglieri comunali d’opposizione, ugualmente targate Pd, le altre due. E con loro firmano le adepte più impegnate sul tema: Rosa Simonetti, Carolina Delle Donne, Maria Rosaria Iervolino, Veronica De Nicola, Agnese Ferrante. Tra le iscritte al coordinamento, a dar man forte alle più giovani, nomi femminili classici della cultura palmese, come quello di Maria Maddalena Nappi e non solo. Pronta ad aderire per accrescere lo slancio palmese per il sociale, naturalmente, anche la democratica Maria Bettin. A sostenere le democratiche di Palma Campania, come sempre, il deputato Assunta Tartaglione.
Le democratiche in movimento sono, dunque, già pronte. Nei locali comunali, così hanno fatto sapere, con l’aiuto di quanti altri vorranno aderire, intendono prestare, ciascuna in relazione alle proprie attitudini e competenze professionali, assistenza gratuita in favore delle donne vittime (anche solo potenziali) di violenza ed in generale di tutti coloro che subiscano od abbiano ragione di temere (per sé o per altri) discriminazioni di genere.
E se l’autorizzazione richiesta venisse negata? Le Democràt si rifiutano persino di considerarne l’eventualità: «Con l’adesione alla campagna “365 giorni no” – ha dichiarato la coordinatrice cittadina Autilia Mascia – il Comune di Palma Campania ha assunto, tra gli altri, l’impegno programmatico di sostenere le associazioni e gli organismi impegnati a prevenire e contrastare la violenza contro le donne nonché quello di promuovere e sostenere progetti volti al recupero degli uomini maltrattanti, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, per prevenire nuove violenze e modificare i modelli comportamentali violenti. Ebbene, acconsentire all’uso da parte del nostro coordinamento del locale comunale richiesto( od anche di altro diverso ritenuto idoneo) è il minimo che il Comune possa fare per promuovere gli intenti in questione. Sono certa che la risposta delle istituzioni locali sarà positiva. Rimarrei personalmente sorpresa da un eventuale diniego e non riesco ad immaginare come potrebbe essere motivato».