I finanzieri di Torre Annunziata ed i carabinieri della stazione di Striano, durante controlli anticontraffazione e contro lo sversamento di scarti tossici nelle aree vesuviane, hanno sequestrato una ditta per la produzione di capi di abbigliamento del luogo intestata a una cittadina cinese di 29 anni che dava lavoro a operai, anche clandestini, impiegati in turni massacranti, senza copertura previdenziale e in condizioni di grave carenza igienico-sanitarie.
Il valore dei beni sequestrati è stimato in circa 350mila euro. Sigilli anche alle apparecchiature con ben 27 macchine da cucire, una stiratrice e una pressa per bottoni usate dagli operai. Nella fabbrica sono stati trovati quattro operai extracomunitari, di cui tre senza permesso di soggiorno.
Alla titolare della fabbrica, ampia circa 250 metri quadrati, sono state contestate violazioni per complessivi 90mila euro. L’attività imprenditoriale è stata naturalmente sospesa.