I particolari sull’inchiesta della megatruffa alle assicurazioni sembrano non finire mai. Dall’esame del verbale diffuso dalla Guardia di Finanza, infatti, emerge che la gang riusciva persino a falsificare gli esiti di ecografie e radiografie effettuate all’interno di studi medici compiacenti.
La banda, tra l’altro, con i soldi ricavati con le continue frodi era riuscita persino ad acquistare un ecografo di ultima generazione. Il sistema, in tal senso, era molto semplice: spesso venivano infatti ingaggiate persone con fratture o lesioni ossee da spacciare poi come vittime degli incidenti. O ancora si presentavano esami semplicemente falsificati, fatti passare per buoni da periti che strizzavano l’occhio all’organizzazione.
Dunque, c’è ancora molto da scoprire sull’inchiesta che vede indagate 401 persone tra cui medici ed avvocati e che nei giorni scorsi ha sconvolto il Vesuviano ed il Nolano, cuore della megatruffa. Tra le città pesantemente coinvolte c’è Somma Vesuviano, ed era proprio un medico del territorio ad eseguire numerosi esami clinici fasulli.