Non ha fine l’incubo delle due donne finite giovedì scorso nel fiume Sarno a Pompei: alle 16 di oggi, dopo cinque giorni di ricerche da parte dei vigili del fuoco, è stata recuperata la Fiat Panda con la quale Nunzia Cascone, di 51 anni, stava accompagnando all’università la figlia Anna Ruggirello, di 20 anni. Un tragico incidente con un’altra auto, a un incrocio, le ha spinte nel fiume. Nell’abitacolo della vettura, però, c’era solo la salma della ragazza, ancora legata al sediolino con la cintura di sicurezza chiusa. Nessuna traccia, invece, del corpo della madre.
Le ricerche, sospese con il calare del buio, riprenderanno domani mattina ma verso la foce del fiume Sarno, dove le correnti potrebbero avere trascinato la salma. Straziante la reazione dei familiari che hanno assistito al recupero, i cugini della ragazza sono fuggiti via in lacrime. Il marito e il figlio di Nunzia Cascone, padre e fratello di Anna, non erano presenti al momento del recupero, ancora in stato di shock. Con una piccola telecamera fissata sul luogo delle operazioni di recupero, le immagini sono state costantemente trasmesse al ministero dell’Interno.
Intensa la partecipazione della cittadinanza: centinaia di persone hanno atteso per giorni il recupero dei corpi di madre e figlia. «Non è stato un incidente qualunque – spiega un osservatore – una cosa così non era mai accaduta ed è chiaro che gli argini non sono sicuri, in alcuni punti, il fiume Sarno è addirittura senza protezione». Gli abitanti, intanto, chiedono a gran voce il lutto cittadino.