In centinaia pronti ad alternarsi sull’A30 all’altezza dell’uscita di Palma Campania. È la strategia dei “Forconi” vesuviani che in questi giorni stanno aderendo alle iniziative del movimento nato in Sicilia e che dal 9 dicembre intende bloccare l’Italia. E per quanto riguarda l’area del Vesuviano interno il punto prescelto sarebbe proprio l’autostrada che collega Salerno e Caserta che finirebbe per essere tagliata in due attraverso la muraglia umana palmese. Un punto nevralgico della circolazione meridionale dove sono pronti a convergere gli abitanti della stessa Palma, di San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Somma Vesuviana, Poggiomarino, Striano e San Gennaro Vesuviano che stanno partecipando alle riunioni in vista della maxi-rivolta.
L’obiettivo, infatti, è di fermare l’intera rete stradale ed autostradale della nazione allo scopo di poter rivolgersi con forza al Governo, chiedendo poi misure concrete ai politici nel merito della crisi economica tuttora pericolosamente in corso. Ai cittadini della zona ha parlato del “progetto” direttamente il leader dei “Forconi”, Mariano Ferro, che nei giorni scorsi è stato a San Giuseppe Vesuviano incontrando un centinaio di attivisti e curiosi. Ed il volantinaggio nei comuni coinvolti è già cominciato in maniera capillare.
Nei prossimi giorni ci saranno successive riunioni del movimento sempre nel territorio sangiuseppese. Saranno definiti i dettagli della rivolta e bisognerà prima di tutto confermare la sede della megaprotesta che a meno di grosse inversioni di rotta sarà proprio l’A30 di Palma Campania. Il problema più grave per il territorio riguarderà l’approvvigionamento di carburanti, che i “Forconi” intendono bloccare del tutto, ma anche quello dei generi di prima necessità che inevitabilmente avrà ripercussioni.