La Circumvesuviana non paga l’Enel, dunque scatta la morosità anche verso l’azienda per la fornitura di energia elettrica. A denunciarlo è il sindaco Orsa, da sempre in prima linea nella battaglia per riportare l’azienda ed il servizio pubblico in condizioni dignitose. Il risultato è il taglio dell’erogazione ridotto del 30% in attesa che l’Eav saldi il conto. Quindi sì alla corrente per i treni, ma stazioni al buio e tabelloni luminosi – laddove ci siano – spenti e senza alcuna informazione per i tanti utenti già imbufaliti.
«Viste le morosità – affermano i sindacalisti – l’Enel ha tagliato il 30 per cento della potenza elettrica dei contatori come da contratto. L’irresponsabilità sta nel fatto che tale potenza è stata tagliata su impianti di linea, fermate e stazioni, che in alcuni casi sono costretti a funzionare in condizioni critiche per la sicurezza sia dei lavoratori che degli utenti. Assistiamo così a piazzali delle stazioni con luci spente e viaggiatori che procedono a tentoni, a passaggi a livello che non possono abbassare le sbarre, con gli operatori costretti ad utilizzare dei cavalletti e che non riescono ad arginare i pedoni e le auto frettolose oramai disabituate a rispettare il codice della strada».
«Situazione più patetica che paradossale – concludono i responsabili della sigla Orsa trasporti – La Regione sbandiera investimenti e finanziamenti in arrivo per miliardi di euro, ma noi per ora siamo praticamente ridotti al lumicino».