La minoranza chiede chiarimenti sulla sistemazione idrogeologica dell’area del Carcavone, attraverso una interrogazione a risposta scritta indirizzata al primo cittadino, Francesco Pinto, e protocollata martedì pomeriggio.
La questione, sollevata dal gruppo “Per il Bene in Comune Cambiamo Pollena Trocchia”, su indicazione del circolo locale di Sinistra Ecologia e Libertà, riguarda il finanziamento di un milione di euro concesso nel 2006 dal Ministero dell’Ambiente per un progetto di “messa in sicurezza del versante in sx orografica della cava Carcavone”, a partire dalla quota 220 alla quota 250. Nelle scorse settimane l’amministrazione comunale ha aperto il bando per la realizzazione dell’intervento, basandosi però su un progetto integralmente modificato rispetto a quello iniziale. L’attuale intervento di sistemazione parte infatti da quota 147 per arrivare a quota 205,55.
La preoccupazione nasce da un parere del vulcanologo Giuseppe Rolandi, il quale in una relazione tecnica fa rilevare che non è stata presa in considerazione una importante interruzione dell’alveo per la quale, in caso di precipitazioni eccezionali, volumi di acqua considerevoli potrebbero disperdersi nell’area della cava, in vicinanza della quale insistono delle civili abitazioni, senza raggiungere il nuovo alveo in progettazione posto più a valle.
I consiglieri di minoranza Francesco Addato e Nicola Coppola pertanto chiedono il perché di questa modifica alla progettazione iniziale e se essa sia compatibile con il finanziamento. La scelta di spostare i lavori più a valle, all’altezza del centro abitato potrebbe infatti apparire come un mero intervento di facciata. «In capo a chi verrebbe attribuita la responsabilità di danni a cose e a persone derivanti da un’eventuale esondazione delle acque a monte considerato che qui manca l’alveo di cui al progetto originario» – si chiedono ancora dal gruppo consiliare e incalzano, rivolgendosi al primo cittadino. «Lei, Sindaco, è disposto ad assumersi l’onere di una responsabilità cosi grave?»