«L’isola ecologica di Pollena Trocchia, inaugurata il 30 giugno del 2012, esiste fisicamente, con uno spazio di circa 3.000 metri quadrati, ma, come “l’Isola che non c’è di Peter Pan”, solo quelli dotati di grossa immaginazione possono vederne il corretto funzionamento e i risparmi tanto decantati». L’attacco arriva dal “Movimento 5 Stelle” cittadino, che parla di sprechi per quanto riguarda la struttura “battezzata e mai entrata in funzione a Pollena».
«Fedeli all’impegno di monitoraggio del territorio che ci siamo prefissati, ci siamo recati sul posto. La prima cosa che abbiamo notato è che la struttura è decisamente sotto organico con la presenza di un unico addetto incaricato di tutte le mansioni» – dicono gli attivisti “grillini” – Da questo sopralluogo nell’interesse della collettività sono emersi dati poco felici, riguardanti non solo l’impossibilità di conferire tutte le tipologie di rifiuto che da regolamento i cittadini pollenesi dovrebbero poter portare, ma anche l’inefficienza di alcuni aspetti del servizio, come la lunga permanenza di certe tipologie di rifiuti nella struttura ecologica».
Di qui la richiesta di avere un incontro ufficiale con il neoassessore all’Ambiente, Vincenzo Filosa, anche in virtù del fatto che l’obiettivo ultimo di un’isola ecologica sarebbe quello di guadagnare dalla vendita dei rifiuti differenziati per riuscire a ridurre la Tarsu a carico dei cittadini. «Siamo molto insoddisfatti che a oggi nessuna risposta ufficiale ci è pervenuta dall’Amministrazione – concludono i “5 Stelle” -. In particolare attendiamo la replica dell’assessore all’Ambiente a cui due mesi fa abbiamo protocollato una richiesta di incontro».